lunedì 25 gennaio 2010

La mia candela


Ricomincio perchè per ora non è andata, non è andata per niente.
La vita della candela brucia lentamente, se provi a toccare la fiamme ardente rischi di scottarti, ma quando arriva alla fine si spegne da sola, muore troppo in fretta, dimenticandosi di tutto il coraggio e il potere che aveva prima in un attimo.
Ma io non sono una candela, non sarà un soffio di vento a spegnermi, la mia fiamma è ancora accesa e giuro che me ne prenderò cura, perchè niente potrà impedirle di continuare a bruciare, bruciare, ossigeno che ti tiene in vita.
Ossigeno che tiene in vita anche me.
Solamente l'ossigeno.

E sarai la mia vita, come sei stata finora, e sarai il mio desiderio, il mio peccato, la mia tortura e la mia forza.

Guardando attraverso lo specchio, per provare a capire se davvero esiste la giustizia a questo mondo, se davvero ognuno di noi merita la felicità oppure è solo una vana illusione perseguita dagli uomini per non cadere e morire, l'unica cosa per cui vale la pena vivere.
Troppo dolore appannato sul vetro mentre le gocce scivolano giù, disegnando, lasciando intravedere un pezzettino di quel mondo che noi uomini da soli non possiamo vedere.

Nessun commento:

Posta un commento